Cos’è un CPSS
Un sistema di alimentazione centralizzata (CPSS) – noto anche con il termine di soccorritore – è un gruppo di continuità (UPS), con precise caratteristiche, utilizzato per alimentare servizi di emergenza e, in particolare, l’illuminazione di sicurezza degli edifici.
La CEI/EN 50171 “Sistemi di alimentazione centralizzata” stabilisce i requisiti che un UPS deve avere per assolvere a questo compito. La norma introduce infatti diverse configurazioni applicabili ai CPSS. Definisce inoltre le modalità di esecuzione dei test di funzionamento periodici sulle batterie e la loro manutenzione.
In passato, questi sistemi utilizzavano schemi di installazione di tipo distribuito tramite lampade di emergenza autoalimentate, installate nei vari punti dove era richiesta la loro presenza. Questa strategia presentava almeno 2 vantaggi:
- la resilienza rispetto ai guasti elettrici contenuti all’interno del singolo elemento;
- l’indipendenza della manutenzione, fatta sulla singola lampada senza dover mettere fuori servizio le altre.
Nel 2001 il gruppo di lavoro europeo formalizza i requisiti e le prestazioni delle apparecchiature di conversione dell’energia, normalizzando l’utilizzo degli UPS come sorgenti di alimentazione centralizzata. Una scelta, questa, in linea con la tendenza in corso di raggruppare una parte o tutte le lampade per l’illuminazione di sicurezza sotto una stessa sorgente di alimentazione ininterrompibile.
I vantaggi di questo approccio appaiono immediati. L’utilizzo di sorgenti centralizzate CPSS permette l’impiego di corpi illuminanti ordinari inclusi in circuiti dedicati. Questo rende l’alimentazione centralizzata particolarmente attrattiva nelle installazioni che coprono aree molto estese. Il rischio di ripercussioni di eventuali guasti sulla disponibilità dei sistemi luminosi è ampiamente mitigato dalla selettività delle protezioni, prevista dalla attuale normativa sugli impianti. Infine, la manutenzione di un sistema centralizzato è di più semplice svolgimento, essendo concentrata nelle poche unità CPSS installate.
L’attuale normativa EN 50171
Secondo la normativa, un UPS deve possedere specifici requisiti, tra i quali:
- Deve poter alimentare il 120% del carico prescritto, almeno per la durata dell’autonomia prevista ed essere in grado di avviare un carico, precedentemente spento, con un tempo di risposta di 0,5 s. Questo in conformità alla norma EN 1838, che specifica gli stessi parametri per i corpi illuminanti autoalimentati;
- Non deve essere danneggiato a seguito dell’inversione della polarità di batteria dovuta ad errato collegamento;
- Devono essere previsti interruttori automatici a protezione sia dell’ingresso principale, che della linea di emergenza.
- A seguito di una scarica dell’intera autonomia prevista, deve poter ricaricare le proprie batterie in modo da fornire almeno l’80% dell’autonomia originaria entro 12 ore dall’inizio della carica;
- Le batterie devono essere installate in conformità alla norma EN 50272-2, in locali con una temperatura di 25°C, per preservare gli accumulatori da fenomeni di invecchiamento precoce. Deve essere previsto un dispositivo di test automatico e manuale per il controllo dello stato delle batterie. La vita attesa dichiarata dal costruttore non deve essere inferiore a 10 anni. Infine, il dimensionamento deve prevedere un margine di progetto in modo che l’autonomia prevista sia garantita fino al fine vita.
- Deve essere prevista la compensazione automatica della tensione di carica della batteria in funzione delle variazioni di temperatura, nelle modalità consigliate dal costruttore.
- Deve essere presente un sistema di protezione della batteria dalla scarica completa, evento che porterebbe al suo irrimediabile danneggiamento.
Sistemi di verifica
La norma dedica una parte importante agli equipaggiamenti necessari per le verifiche sia durante il collaudo sia, a carattere di manutenzione, durante l’esercizio dell’impianto. I sistemi di alimentazione centralizzata per l’emergenza e la sicurezza devono inoltre essere equipaggiati con dispositivi di verifica del funzionamento e di misura.
Durante il collaudo iniziale deve essere controllata la funzionalità dell’UPS e la durata della batteria, preferibilmente con carico reale. Viene quindi verificata in sito la correttezza dei dimensionamenti dell’impianto, compresi i livelli di illuminazione minimi imposti dalla norma EN 1838. A seconda della tipologia dell’impianto di sicurezza, sono inoltre previste specifiche verifiche periodiche eseguite da personale autorizzato.
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